Pagelle Usa: il sogno Ferrari è appena cominciato

La doppietta Ferrari in Texas apre un nuovo scenario per le ultime cinque gare della stagione. Il Mondiale Costruttori non è più un frutto proibito con la McLaren a soli 48 punti e la Red Bull a 8. Nulla è vietato con la Ferrari vista a Austin. Ma ecco le pagelline…

10 alla Ferrari. Perché sembra tornata ad essere la macchina più veloce in pista, almeno in assetto da gara. Se i piloti non sbagliano, il box azzecca le strategie, l’affidabilità non è in discussione, la Scuderia può pensare in grande.

10 a Charles Leclerc. Ha studiato benissimo la partenza e poi l’ha tradotta in realtà. Ha lasciato litigare gli altri e ne ha approfittato con una mossa quasi da videogame. Poi è stata tutta ordinaria amministrazione. Senza una sbavatura.

9 a Carlos Sainz. È rimasto intrappolato dietro ai litiganti al via, altrimenti avrebbe potuto fare un’altra gara. Ha dovuto accontentarsi dell’undercut che lo ha portato davanti a Verstappen.

8 a Max Verstappen. Il campionato è saldamente nelle sue mani, più di quanto raccontino i 57 punti di vantaggio su Norris. Max è indubbiamente più solido di Lando. Più campione…

8 anche a Lawson e Colapinto. Un peccato non averli scoperti prima. Bravissimi anche su una pista difficile come quella di Austin in un weekend senza possibilità di provare. Lawson ha il futuro in tasca. Lasciare a piede Colapinto sarebbe un delitto.

7 a Nico Hulkenberg. Ancora a punti con la Haas a stelle e strisce. Si sta guadagnando la chiamata dell’Audi a suo di prestazioni.

6 a George Russell. Partiva dal fondo, è risalito fino al sesto posto allungando tantissimo il primo stint con le gomme bianche… Se non si fosse complicato la vista con il crash in qualifica, avrebbe potuto avere altre ambizioni.

5 a Lando Norris. Ha sbagliato ancora una volta la partenza, lasciandosi sorprendere come un pollo. Che Max ci avrebbe provato in quel modo lo sapevano anche i buoi del ranch. Troppo facile lamentarsi via radio dopo.

5 anche a Oscar Piastri. Un brutto weekend. Fin dalla qualifica sprint non ha trovato il guizzo per stare all’altezza del compagno. Bravo, bravissimo a volte, ma ancora acerbo.

4 a Lewis Hamilton. Una Ferrari così si merita un Hamilton diverso da quello visto in questo weekend texano là dove lo sceriffo era sempre stato lui. Mercedes nervosa, ma Russell è là davanti. Lui nella sabbia. Collezionando il 32° ritiro della carriera (solo il 10° fa quando è in Mercedes).

3 a Sergio Perez. Nel weekend in cui Max ritrova il guizzo da podio (e da vittoria Sprint) lui si perde nuovamente. Becco 9 decimi in qualifica e poi quasi un minutoi dal vincitore in gara. Arriva la gara di casa. Batta un colpo. E poi lasci il volante a Lawson.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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